La cucina casertana deriva da quella napoletana con variazioni caratteristiche di una cucina a carattere prevalentemente agricolo.
Molti sono i piatti che vengono preparati soprattutto di Domenica e nell’occasione delle altre numerose festività locali, e che contribuiscono a tenere unita e salda la famiglia e ad inneggiare alle tradizioni locali.
Tra i piatti tipici vanno annoverati: la “pizza di scarole”, “l’insalata di fagioli”, le “mulignane a fungetiello”, il “tortano”, che è un pane condito con parmigiano, provolone, salame, uova sode e cigole, ed ancora il “casatiello” che si può definire un tortano incoronato, cioè contornato con uova sode, e che è una preparazione tipica del periodo pasquale.
Tra i primi piatti vanno ricordati i “maccheroni” che vengono preparati in diversi modi: così ad esempio, i “maccarune case e pepe”, i “maccarune aglio e uoglio”, i “vermicielle cu’ a pummarola ‘ncoppa” , i “cannelloni al sugo”, gli “gnocchi al sugo” e il famoso “ragù”, tipica delizia della cucina napoletana, decantato in poesie, come ‘O rraù di Giuseppe Marotta’, ed anche in commedie, come in “Sabato, Domenica e Lunedì di Eduardo De Filippo.
Sempre tra i primi piatti vanno citati i “minestroni di verdure” di stagione o la pasta agli ortaggi come i “maccarune cu’ e friarielle”, la “pasta e caulusciure”, e la “pasta e patane”.
Nella cucina casertana spesso il primo piatto è costituito anche dai legumi che vengono conditi con olio d’oliva e peperoncino forte. I legumi possono altresì essere mischiai con la pasta, come nella “minuzzaglia ammiscata cu’ ‘e fasule”, che è una pasta mista con fagioli, che può essere arricchita dall’aggiunta di cotiche di maiale o di tracchiulelle o di osso di prosciutto. Ma anche “pasta e ceci”, “pasta e piselli”, e “pasta e lenticchie” spadroneggiano sulle tavole locali. La carne, consumata diffusamente, si presta ad un’infinità di varietà di cotture e di preparazioni. Si mangia indifferentemente sia carne di vitello che di maiale, sia di agnello che di pollo e tacchino. La polpetta è di rigore utilizzata soprattutto con le lasagne, piatto che viene preparato in special modo nel periodo del Carnevale.
Tra i piatti a base di carni vanno inoltre menzionati il “polpettone”, le “braciole al sugo”, la “carne alla pizzaiola”, le “costatelle di maiale fritte nella padella”, e il “soffritto di maiale” che è un tipico piatto che ha come ingredienti di base le frattaglie di maiale. Vanno inoltre ricordati “l’agnello al forno”, tradizionale piatto di Pasqua, e gli “stentenielli” o “mignatelli”, che sono interiora di agnello o di capretto avvolti attorno ad un ciuffo di prezzemolo. Senza poi dimenticare la “trippa al pomodoro”, e ancora “o’ pere e ‘o musso”, che è un insieme di zampe e muso di vitello che vengono bolliti e poi conditi con limone: piatto povero ma saporito e sfizioso.
Gli ortaggi rappresentano un’altra peculiarità della cucina casertana. Essi vengo prodotti prevalentemente nei comuni di Alvignano e Dragoni: si tratta soprattutto di melanzane, peperoni e pomodori. Per la frutta, la campagna casertana produce notevole quantità di pesche e mele. Tra quest’ultime particolarmente apprezzata è quella “annurca”, definita la “regine delle mele”. Questa mela è di piccole dimensioni e presenta proprietà di grande pregio con la sua polpa soda, croccante e al tempo stesso succosa e aromatica. Queste caratteristiche permettono di conferirle un’immagine commerciale molto precisa. Di particolare interesse è poi la coltura delle ciliege, soprattutto la varietà “Nera”, di forma a cuore leggermente allungato. Essa è destinata sia al mercato del fresco, per le sue particolari caratteristiche organolettiche, sia alla trasformazione industriale.
I comuni nei quali più intensamente è presente la frutticoltura sono Castel di Sasso, Dragoni, Formicola, e in parte, Pontelatone. Nei comuni di Formicola e Pontelatone è presente inoltre anche il castagno, che è tuttavia un prodotto particolarmente abbondante e caratteristico specificatamente del comune di Roccamonfina.
Nel casertano pian piano inoltre si sta diffondendo la coltivazione delle fragole.

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